La storia racconta… Coltibuono: da Abbazia Vallombrosana a fattoria

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Nata come Abbazia vallombrosana fondata da S. Giovanni Gualberto nel secolo XI, fu soppressa nel periodo francese e trasformata in azienda agricola. Il primo acquirente fu Giovanni Calamai, un commerciante livornese già proprietario di varie fattorie nei dintorni che affittò la badia a Giovanni Checcacci di Montevarchi. Dopo un breve passaggio al conte Giovanni Giraud, di Roma, la fattoria fu poi venduta al principe Stanislao Poniatowsky, la cui vedova Cassandra Luci, travolta dai debiti, la rivendette nel 1846 a Guido Giuntini.

Dai Giuntini, con la nipote di Guido, Luisa di Giuseppe, la proprietà è poi passata per eredità agli Stucchi Prinetti che ancora mantengono con successo le attività della fattoria, specialmente per quanto riguarda la produzione del vino.