Il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Eugenio Giani

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Tante sono stati i racconti di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, che hanno allietato la serata di Villa Viviani: dalla nascita della città del Giglio, al centro storico romano, da Carlo V, alla partita del calcio storico, da Firenze capitale al museo di Michelangelo che doveva sorgere al piazzale…  ma un passaggio è stato significativo: “Con queste genti vid’io glorioso – e giusto il popol suo, tanto che il giglio – non era ad asta mai posto a ritroso né per division fatto vermiglio…”.

Dante, nel XVI canto del paradiso, quando incontra il trisavolo Cacciaguida fa a lui ricordare il buon tempo antico quando a Firenze il giglio non era ancora diventato rosso a causa delle fazioni politiche e non era mai stato trascinato alla rovescia come fecero i Senesi nel 1260 dopo la vittoria ghibellina di Monteaperti. Infatti inizialmente il giglio fiorentino, come in natura, era bianco, come si vede in un dipinto del Vasari nel salone dei Cinquecento dove in una allegoria viene raffigurata la fondazione di Firenze: un vecchio mentre traccia con l’aratro il rituale solco cittadino dentro al quale i monumenti più significativi della città romana, l’anfiteatro, il tempio, le terme ed, in primo piano, i triumviri Ottaviano, Lepido e Marcantonio che consegnano alla città un labaro con un giglio bianco in campo rosso.

Ma come ha già detto Dante, poi il giglio cambiò colore per via… della politica, quando cioè nel 1251 i Guelfi ebbero per un po’ il sopravvento sui Ghibellini e la Signoria invertì i colori dello stemma ponendo il giglio rosso in campo bianco.