Economia verde, bioenergie e bioprodotti - innovazione ed opportunità.

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Altro nostro socio che ci ha intrattenuto nell’ultima meridiana del mese di maggio è stato David Chiaramonti, Ingegnere Meccanico, Dottore di Ricerca in Energetica, Professore a contratto presso l’Università di Firenze per il corso Energie Rinnovabili, dove insegna anche al Master in Bioenergia ed Ambiente (IMES).

L’incontro si è aperto con la visione del documentario “7 canne un vestito” di Michelangelo Antonioni, del 1949, che descrive la storia del Rayon (viscosa) prodotto nel nordest del Paese (Torviscosa) da SNIA in quegli anni, e che in fondo rappresentava un primo esempio industriale di bioraffineria da biomassa nazionale (5000 ha circa coltivati ad Arundo Donax).

Lo sviluppo di nuove tecnologie, processi e filiere innovative e sostenibili è tra gli elementi fondanti e caratterizzanti la Green Economy e l’Economia Circolare: le bioenergie, i biocarburanti, ed i bioprodotti rientrano pienamente in questo ambito. Nel corso dell’incontro, dopo aver brevemente illustrato la situazione attuale dei mercati dell’energia nel mondo ed in Europa (con particolare attenzione ai prodotti fossili per trasporti), sono state descritte le principali tipologie di biocombustibili, distinguendo tra quelli convenzionali (o di prima generazione) e quelli avanzati. Il biodiesel (esteri metilici di acidi grassi) ed il bioetanolo convenzionale (da zuccheri ed amidi) sono i principali rappresentanti della prima classe, mentre l’etanolo da biomassa lignocellulosica, il gasolio Fischer-Tropsch, il metanolo e la benzina di sintesi da gassificazione di biomassa sono esempi di carburanti avanzati. Nel settore dell’etanolo da  lignocellulosico eccelle il progetto del gruppo Mossi & Ghisolfi a Crescentino, dove l’azienda di Tortona ha realizzato il primo impianto a piena scala industriale per la produzione di questo combustibile. Durante l’incontro è stato possibile esaminare anche la tecnologia EcofiningTM da oli vegetali sviluppata da ENI in collaborazione con UOP-Honeywell, attualmente utilizzata per la produzione di Green Diesel/Diesel+, ampiamente diffusa sul territorio nazionale e attualmente prodotta nello stabilimento di Porto Marghera (nel 2018 anche nella raffineria di Gela). Una ulteriore filiera di grande interesse futuro per l’Italia è quella del biometano, essendo il metano un settore in cui il nostro Paese ospita il 70% dei veicoli a gas naturale presenti in Europa. Il biorefining rappresenta la conclusione logica di questi complessi industriali, dove oltre alla generazione di energia ed ai biocombustibili per trasporti, si generano prodotti di matrice biologica ad alto valore aggiunto.