“Rotto, distrutto che veniva giù a pezzi, - racconta nel corso della visita Antonio Pagliai - imbrattato da una occupazione studentesca che protestavano contro il decadimento della Cultura … distruggendo quel poco che restava del più antico Teatro pubblico fiorentino.
La prima sede dell’Accademia degli Immobili nel 1650 fu uno stanzone in via del Cocomero, oggi via Ricasoli, al Canto del Cornacchione quasi all’angolo con piazza del Duomo, preso in affitto da Niccolò dell’antica e potente casata degli Ughi.
Qui allestirono un teatro con palchetti e scenario, che prese nome di Teatro del Cocomero, oggi Niccolini, dalla strada in cui era posto e che era appellata per i numerosi orti coltivati a cocomero. Nel Teatro del Cocomero gli Immobili organizzarono molte opere, ma dopo pochi anni, soprattutto per la grande crescita dell’Accademia, gli Immobili convinsero il loro protettore e mecenate, il cardinale Giovan Carlo figlio del Granduca Cosimo II, a reperire nuovi locali che furono individuati nel dismesso tiratoio dell’Arte della Lana, con numerose stanze contigue ad un grande pergolato.
Non tutti però erano d’accordo sul trasferimento, per cui decisero di dividersi in due gruppi: quelli che seguitarono a chiamarsi Immobili si trasferirono in via della Pergola, mentre gli altri che rimasero in via del Cocomero dettero vita all’Accademia degli Infuocati la cui insegna era costituita da una bomba accesa con il motto: “A tempo Infuocati”.
Questi accademici divennero poi i proprietari dell’immobile e poterono iniziare i lavori di ampliamento del teatro. In seguito, nel 1711 si provvide a migliorare anche l’aspetto esterno con la costruzione di un importante e più amplio ingresso, nonché di dotare la sala del teatro con il “palco reale”. Il Cocomero fu abbellito anche in seguito ma fu nel 1754 che il Conte Filippo Ughi fece rialzare addirittura il tetto per consentire la costruzione del quarto ordine dei palchi, fino ad ottenerne nel 1830, quell’elegante forma tutt’ora esistente con platea disposta al primo piano dell’immobile e gli 81 palchi ripartiti in quattro ordini per una capienza di 1500 spettatori.
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