Il 24 febbraio è stata la giornata mondiale della Poliomielite, 32° anno della battaglia ingaggiata dal ROTARY insieme a UNICEF, OMS, Bill e Melinda Gates Fondation per l’eradicazione dal pianeta della terribile malattia.
Si è trattato dell’unico progetto votato e partecipato da tutti i Rotary Club del mondo, condiviso da tutti i rotariani, da più di un milione e duecentomila persone concentrate su un unico obiettivo, la fine della poliomielite nel mondo.
Si potrebbe essere tentati dal pensare che questo sia un problema lontano, ma, in realtà, non è così: il rischio di contagio è ancora notevole (anche per noi).
Noi viaggiano, ma ancora di più viaggiano e viaggeranno i nostri figli, i nostri nipoti e i nostri pronipoti. Eradicare la Polio è anche nel nostro interesse perché il rischio di contagio, anche se remoto , è serio e presente.
Per questi motivi l’evento internazionale, che per l’Italia si svolgerà in ogni città sede di Club, intende sensibilizzare sui problemi della polio nel mondo e incoraggiare interventi per mettere fine, definitivamente, alla malattia.
E’ vero che oggi la polio è endemica solo in due nazioni: Pakistan e Afganistan, dove ignoranza e terrorismo non aiutano ad arrivare al traguardo, ma è altresì vero che la facilità di spostamento delle persone, gli esodi delle popolazioni che ancora oggi si verificano nei paesi in guerra e le migrazioni dei poveri e dei derelitti verso le nazioni ricche, tra cui è in prima linea l’Italia, stanno causando una epidemia secondaria, di ritorno, da cui nessuno si può ritenere al sicuro.
Luigi
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END POLIO NOW
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