Il Tribunale di Firenze, due anni dopo …

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Un passato a luci e ombre. Un presente che tende al bello. Un futuro su cui scommettere. Il tribunale di Firenze si sta aprendo alla città e la Presidente, la dottoressa Marilena Rizzo, si è aperta alla nostra conoscenza di questo mondo complesso nella serata conviviale del 19 marzo scorso. Un bilancio di due anni di attività in una istituzione in cui molte cose sono cambiate, ma che ancora viene percepita con legittima diffidenza da una opinione pubblica che vede complessivamente nella giustizia una macchina farraginosa e lenta, dunque non del tutto giusta.

Ed è proprio sulla razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici, dunque su un loro migliore e più veloce funzionamento, che la dottoressa Rizzo ha concentrato il suo lavoro. Creando ad esempio sezioni apposite per i filoni che si trovano a dover sopportare carichi di lavoro inimmaginabili, come lo smaltimento delle pratiche per i richiedenti asilo. Casi umani, certo, ma anche costi rilevanti per la nostra società, sia in termini di sicurezza, sia in termini economici veri e propri. Un impegno che la dottoressa Rizzo ha dimostrato di affrontare in modo volitivo, a tempo pieno, dovendo vincere inevitabili resistenze, ma forte anche di un coinvolgimento di tutte le componenti della macchina giudiziaria, sia togate sia amministrative, ma anche delle controparti come l’ordine forense. Un gioco di squadra per cercare di vincere una partita ancora aperta. Una partita difficile.

Gabriele Canè