è copiosa letteratura sulla piatta forma rotariana che può soddi sfare l’eventuale curiosità di ogni Socio in merito alla Fondazione Rotary ed alle sue attività ed ai sui primati; copiosa e persino talvolta sovrabbondante la cor rispondenza sull’argomento che ha certa mente una sua complessità e che, almeno a parer mio, entra nel vissuto di ogni rotaria no in maniera piuttosto episodica. Ho avuto occasione, in questa fase della mia esperienza distrettuale, di familiarizza re maggiormente con questi temi e mi sono resa conto di quanto poco sapevo e ancora so su una delle travi portanti della nostra associazione. In queste poche righe, cercherò di dare alcune informazioni di massima sulle gran di donazioni, di cui mi occupo da qualche tempo insieme ad alcuni Soci appassionati – per fortuna – certa che, laddove qualcu no ritenesse di voler approfondire finalità e metodi di questa modalità ulteriore di fare servizio, ci possa essere una strada da per correre che sia giusta ed opportuna. Perché la Fondazione Rotary sia percepita meno distante, è bene ricordare che le ge nerose donazioni, che ogni anno vengono raccolte, vengono poi impiegate a soste gno delle opere dei nostri Soci nelle nostre aree d’intervento, attraverso le sovvenzioni globali, i programmi di grande portata, i Centri della pace del Rotary e altro ancora. E che le grandi donazioni dei singoli posso no essere anche dedicate a progetti della loro comunità di riferimento, volendo an che a loro nome. C’è una novità importante per quel che ri guarda in particolare i Soci italiani: da qual che tempo, è attiva la Fondazione Rotary Italia ed è utile sottolineare che siamo tra i pochi i paesi al mondo che hanno avuto questa opportunità. Da oggi in poi, infatti, le donazioni dei Rotariani italiani potranno godere dei benefici fiscali previsti dalla nor mativa italiana in tema di erogazioni libe rali agli enti regolarmente iscritti al registro unico del terzo settore. Questo si deve fon damentalmente al fatto che l’Italia è stata sempre tra i primi trenta contributori della Fondazione Rotary più generosi dell’Unio ne Europea, traccia evidente che il nostro Paese si distingue per una diffusa cultura della solidarietà e del dono. Non tutti sanno che la maggior parte del le donazioni non provengono dalle attività dei Club e dei Distretti, pur fondamentali, che incidono per il 17% del totale, né deriva da governi, altre organizzazioni e aziende, che incidono per l’8%: la maggior parte dei contributi alla Fondazione Rotary, ovvero il 75%, proviene da singoli rotariani (480 mi lioni di dollari solo lo scorso anno). Di que sto 75%, il 43% è dovuto alla generosità dei grandi donatori e in Italia possiamo vanta re il maggior numero di grandi donatori in Europa. Come si diventa grandi donatori? Donando a partire da 10.000 dollari in su, somma che può essere rateizzata in 3 tranche e che, versata alla Fondazione Rotary Italia, offre i relativi benefici fiscali. Il donatore può sce gliere un’area specifica; quindi può decide re a priori cosa sostenere: il fondo annuale, il fondo Polio – in questo caso la donazione si triplica grazie al contributo della Fonda zione Gates – o anche un global grant ap provato Ci sono molteplici destinazioni che si pos sono valutare per le nostre donazioni ma non è questo il luogo per approfondire in dettaglio. Rimango pertanto a disposizione di ognu no di voi per quanto possa essere necessa rio, nell’auspicio di aver anche solo solleci tato una riflessione in merito.